La storia
In origine il fiume Arno attraversava San Giovanni Alla Vena, condizionandolo fortemente a causa delle frequenti inondazioni e dei conseguenti impaludamenti. Nel 1560, in seguito alle opere di bonifica del territorio volute da Francesco I dei Medici, il corso del fiume fu deviato dando forma a una fertile pianura alluvionale. La modifica fu significativa per il paese che andò via via a svilupparsi interamente sulla riva destra, dove lo troviamo oggi, ai piedi del Monte Castellare.
Altra importante modifica idraulica avvenne nel 1583, quando fu aperto il Serezzino, un canale di collegamento tra il fiume Arno e la Serezza, volto ad alleggerire l’afflusso delle piene dell’Arno nella zona paludosa del Lago di Sesto, fino al 1860 il lago più grande della Toscana.
Nel 1757 l’Imperatore Francesco Stefano I di Lorena decise di far scavare a proprie spese un nuovo canale di scolo dal Lago di Bientina (Sesto) all’Arno, detto “Canale Imperiale”, su progetto dell’ingegnere idraulico Leonardo Ximenes. Il nuovo canale, costruito sulla traccia della Serezza Vecchia, agevolò il deflusso delle acque e la navigazione interna. Concluso il canale, fu costruito l’edificio contenente gli affascinanti ingranaggi di legno che azionavano le tre paratie delle Cateratte Ximeniane, visitabili ancora oggi su richiesta e accompagnamento.
Leonardo Ximenes
Leonardo Ximenes fu scienziato di fama, matematico, ingegnere, idraulico, astronomo, studioso attento e rispettoso della natura idrogeologica del territorio e dell’ecosistema naturale.
Le Cateratte Ximeniane di Via dei Due Ponti sono anche l’ultima testimonianza della storia idrogeologica del territorio tra Lucca e Pisa, della bonifica del lago di Bientina alle pendici del Monte Pisano.
Da sapere
- anno di costruzione: dal 1757
Vedi anche
- San Giovanni alla Vena
- Oratorio del Castellare
- Chiesa di San Giovanni Evangenlista
- La Botte di Alessandro Manetti