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Il bancone dell'Ortaccio. (metà anni '80)
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Veduta della cava di pietra a San Giovanni alla Vena. Nel 1951 sul territorio comunale risultano attive due ditte di estrazione pietra, le 'Castellare' e 'Cementir', oltre ad una ventina operanti nell'estrazione di sabbia lungo il greto del fiume Arno. Nel 1961 le dite estrattive sono 17 con 161 dipendenti e addetti. (da 'La Provincia di Pisa' di Giuseppe Caciagli).
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IMRA. Operaio addetto alla lavorazione artigianale di manufatti refrattari per le acciaierie. (anni '80)
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IMRA. Veduta dell'ex edificio dell'azienda, con il piazzale e la casa padronale. (primi anni 2000)
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IMRA. Reparto pezzi speciali per le acciaierie, di cui l'azienda era l'unica produttrice in Italia. (anni '80)
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Lina Modesti con le figlie Anna e Bianca, e una amica, alla cava Modesti a Lugnano.
La famiglia Modesti, fino agli anni '40, aveva una fabbrica di mattoni refrattari. (1938)
Il terreno fu successivamente acquistato da Bisio Bisso per impiantarvi una distilleria, e poi dal nipote Natale Retali che all'inizio degli anni '50 sfruttò la cava per aprire una azienda di prodotti refrattari per acciaierie, la IMRA.
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Il Circolo ACLI di Vicopisano, nei locali adiacenti alla Pieve Santa Maria. Morena Volpi con Alberto e la moglie Lina, dietro al bancone. (1955 ca)
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Il vetturino "Bulano". (primi del '900)
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Il Circolo ARCI di Vicopisano, in piazza Cavalca. Lido Andolfi con la sorella Angela insieme a Tatiana. (1973 ca)
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Scuola Avviamento Agrario di Vicopisano. (anni '40)
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Veduta di san Giovanni alla Vena: evidente l'attività impattante della cava sulla vita del paese. (anni '50)
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Operai della cava di San Giovanni in pausa. Sullo sfondo paesaggio rurale, poi urbanizzato nel tempo. (anni '50)
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Pietro Batoni e Vittorio Batoni in barca sull'Arno con il giacchio. (anni '40)
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Giulia Guidi "a servizio" dalla famiglia Modesti va a prendere l'acqua alla fonte "del Mori". (anni '40)
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La scuola di cucito della Sezione vicarese del fascio Femminile, si riconoscono Rosita Batini, Fernanda Bini, Santina della Posta, Giuliana Balducci, Ferida Balducci, Marta Bernardini, Ginetta, Emilia Bini, Carla Baroni, Isa Salutini, Libera di Pecino, Emilia Nencioni, Rita Gambassi, Clara Solari, Fulvia Balducci, Alba Batini, Giuseppina Ferrucci ed i due bambini Loriano di Libera, Giottino Gambassi. (anni '30)
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Delfo Rossi al bancone della macelleria Coop di Uliveto Terme. (anni '50)
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Peregrinatio Mariae a San Giovanni alla Vena. I gruppi delle diverse aziende riuniti per la cerimonia di benedizione. In primo piano le operaie della fabbrica di ceramiche e terrecotte Bini e Carmignani e gli operai della fabbrica di mobili Bini e Bulleri. (1949)
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Artigiani cuciglianesi riunitisi per una bevuta. (1959)
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Bar Rolando. (anni '50)
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Vasco Vaghetti, detto "Pupo", il fornaio di Cucigliana. (primi anni '60)
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Osvaldo Giani modella vasi di terracotta nel suo laboratorio. (1960 ca.)
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Le pittrici della fabbrica di ceramica Carmignani. (anni 60)
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La bottega del falegname Bibi Anguillesi in via della Posta. (anni '50)
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La trebbiatura. (anni '50)
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Ivo Pazzini con i primi operai della sua fabbrica di ceramica in un momento di riposo. (anni 40)
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La fabbrica di ceramiche Berti a San Giovanni alla Vena. (primi del '900)
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Le Fornaci di M. Luperi & F. Redini. (anni '30)
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Le Fornaci di M. Luperi & F. Redini. (anni '30)
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Cena dentro la bottega del falegname Bibi Anguillesi in via della Posta.
Il reparto segheria era ricavato sotto l’abitazione della famiglia. (1955 ca)
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Il barrocciaio Leo. (1950)
Leo aveva un barroccio e un grande cavallo, più grande di quelli degli altri, che teneva con grande cura e d'estate copriva dal sole. Leo ha lavorato con il suo cavallo Moro fino alla metà degli anni '60, tra fornaci e cava.
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Fornace Bulleri. Gli operai caricano stoviglie e catini destinati ai mercati avvolgendoli in ceste di castagno piene di paglia. (1935)
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Gruppo di ricamatrici riunite nel salone dell'asilo infantile 'Opera Cardinale Maffi' di San Giovanni alla Vena. (anni '20)
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Gruppo di ricamatrici riunite nel cortile dell'asilo infantile 'Opera Cardinale Maffi' di San Giovanni alla Vena. (anni '20)
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Operai a lavoro nella fabbrica di ceramica di Ivo Pazzini. (anni '50)
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Ceramisti a lavoro. (anni '30)
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Giuseppe Borrini, contadino in fattoria di Noce, con il nipote Doriano. (1960)
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Luigi Ciabatti che usa il giacchio nell'Arno, sopra la Botte. (1934 ca)
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Contadini nei campi. (anni '40)
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Il gelataio Gagliano. (1950 ca)
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La trebbiatura sull'aia Simoncini, podere della famiglia Lami a Lugnano. (anni 20)
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Scene di vita contadina a Lugnano. (anni 20)
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La bottega del falegname Bibi Anguillesi in via della Posta. (anni '50)
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Muratori a lavoro. (anni '50)
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Franco Scaramelli al bar tabacchi "Bacchia" in piazza a Lugnano dove aiutava la moglie Carla Degl'innocenti. Nel 2020 è stato la prima vittima del Covid del comune di Vicopisano. (anni '90)
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Carla Degl'innocenti al bancone del bar tabacchi di famiglia, da tutti chiamato "Bacchia". (anni '50)
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Cesare Ciabatti in barca con il padre Luigi e la madre Elvezia (detta Svezia) allo spiaggione di Cevoli. (fine anni '30)
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Una veduta della fabbrica delle Manifatture Toscane Riunite prima dei bombardamenti del 1944. Da questa immagine si può apprezzare la notevole estensione della fabbrica, che andava ben oltre la strada realizzata nei primi anni 60 per congiungere il ponte sull’emissario con la nuova strada provinciale. (anni ‘10)
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Ivo Pazzini si occupa della rifinitura dei pezzi nella sua fabbrica di ceramica. (anni 80)
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Passo di barca tra Uliveto e San Frediano a Settimo. (anni '30)
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Fornace Nesti. Ezio Nesti e la moglie Dora lavorano l'argilla. (primi anni '90)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Cavatori a lavoro nelle cave di Uliveto Terme. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Cavatori a lavoro nelle cave di Uliveto Terme. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Cavatori a lavoro nelle cave di Uliveto Terme. (anni '50)
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Il Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. La pressa. (anni '50)
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Fornace Nesti. Ezio Nesti e la moglie Dora con i manufatti da essiccare. (primi anni '90)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. La segheria. (anni '50)
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Gisella va a ritirare il primo premio a Lucca per il concorso dei bachi da seta, che allevava. (anni '40)
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Bice Gambassi con il figlio dietro al bancone del bar Italia dedicato ai tabacchi e allle caramelle. (anni '80)
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Decoratrici a lavoro su vasi di ceramica. (anni 50)
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Decoratori e decoratrici a lavoro alle ceramiche Berti. (anni '60)
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Il forno delle ceramiche Berti con alcuni vasi pronti per la cottura. (anni '60)
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Ceramisti e decoratrici a lavoro alle ceramiche Berti. (anni '50)
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Lo stabilimento delle ceramiche Berti, fabbrica di Terre Cotte, a San Giovanni alla Vena. (anni '40)
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Pescatori lungo l'Arno a Uliveto Terme. (1957)
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Cavatori in azione nella cava di Caprona. In alto, sul ciglio della cava, il "Palazzaccio", ovvero la Villa che Cosimo dei Medici aveva inziato a farsi costruire poco prima della sua morte. Queste sono tra le ultime immagini disponibili, di lì a poco le rovine verranno inghiottite dai lavori di escavazione del materiale calcareo. (fine 50/ inizi 60)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. La "grattona". (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Dettaglio del rudere dell'edificio ex Manifatture Toscane Riunite, duramente danneggiato dai bombardamenti del 1944. (anni ‘50)
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Inaugurazione dell'azienda di confezioni Gizac in via Moricotti a Vicopisano.
Foto di gruppo dei proprietari e dipendenti con il vescovo. (0ttobre 1960 ca)
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Ivo Pazzini (in alto con la camicia scura e il cappello) insieme ai colleghi nella fabbrica di ceramiche Nesti che si trovava nel centro di San Giovanni alla Vena. (anni '30)
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Arno in piena. Il barchetto traghetta le persone tra Cascina e Cucigliana. (anni '40)
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Scuola di ceramica. (anni '50)
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Il barroccio di Leo con il cavallo Moro, che trasportava merci e materiali per le fabbriche di San Giovanni alla Vena. (anni 60)
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Ivo Pazzini al lavoro al tornio nella sua fabbrica di ceramica. (anni '80)
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Giosetta, moglie di Ivo Pazzini, al lavoro nella fabbrica di ceramica. (anni 60)