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Lo stabilimento delle ceramiche Berti, fabbrica di Terre Cotte, a San Giovanni alla Vena. (anni '40)
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Peregrinatio Mariae a San Giovanni alla Vena. I gruppi delle diverse fabbriche di ceramica riuniti per la cerimonia di benedizione. In primo piano le operaie della ditta Bini e Carmignani, con un manufatto.(1949)
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Il barroccio di Leo con il cavallo Moro, che trasportava merci e materiali per le fabbriche di San Giovanni alla Vena. (anni 60)
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Scuola di ceramica. (anni '50)
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Ivo Pazzini (in alto con la camicia scura e il cappello) insieme ai colleghi nella fabbrica di ceramiche Nesti che si trovava nel centro di San Giovanni alla Vena. (anni '30)
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Ivo Pazzini si occupa della rifinitura dei pezzi nella sua fabbrica di ceramica. (anni 80)
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Ivo Pazzini con i primi operai della sua fabbrica di ceramica in un momento di riposo. (anni 40)
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Le pittrici della fabbrica di ceramica Carmignani. (anni 60)
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Osvaldo Giani modella vasi di terracotta nel suo laboratorio. (1960 ca.)
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Osvaldo Giani modella vasi di terracotta nel suo laboratorio. (1960 ca.)
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Artigiani cuciglianesi riunitisi per una bevuta. (1959)
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Peregrinatio Mariae a San Giovanni alla Vena. I gruppi delle diverse fabbriche di ceramica riuniti per la cerimonia di benedizione. In primo piano le operaie della ditta Mori, Nesti, Bini, Pazzini, Bini e Carmignani.(1949)
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Ceramisti e decoratrici a lavoro alle ceramiche Berti. (anni '50)
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Peregrinatio Mariae a San Giovanni alla Vena. I gruppi delle diverse aziende riuniti per la cerimonia di benedizione. In primo piano le operaie della fabbrica di ceramiche e terrecotte Bini e Carmignani e gli operai della fabbrica di mobili Bini e Bulleri. (1949)
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La bottega del falegname Bibi Anguillesi in via della Posta. (anni '50)
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La bottega del falegname Bibi Anguillesi in via della Posta. (anni '50)
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Il gelataio Gagliano. (1950 ca)
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La fabbrica di ceramiche Berti a San Giovanni alla Vena. (primi del '900)
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Ceramisti a lavoro. (anni '30)
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Operaio al lavoro nella fabbrica di ceramica di Ivo Pazzini. (anni '50)
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Operai a lavoro nella fabbrica di ceramica di Ivo Pazzini. (anni '50)
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Fornace Bulleri. Gli operai caricano stoviglie e catini destinati ai mercati avvolgendoli in ceste di castagno piene di paglia. (1935)
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Cena dentro la bottega del falegname Bibi Anguillesi in via della Posta.
Il reparto segheria era ricavato sotto l’abitazione della famiglia. (1955 ca)
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Ivo Pazzini al lavoro al tornio nella sua fabbrica di ceramica. (anni '80)
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La piccola Luana Pazzini, con la sorella Miria, che dipinge vasetti alla fornace del padre. (anni 50)
Tutta la famiglia lavorava alla fabbrica di ceramica, perciò anche i più piccoli, sebbene non lavorassero ancora, passavano le giornate alla fornace e venivano coinvolit, anche se per gioco, nella produzione.
I rudimenti della lavorazione si imparavano già da piccoli.
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Via della Posta a San Giovanni alla Vena.
Nel dopoguerra ogni uscio diventa la bottega di un falegname. (1950)
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La fornace Nesti. (primi anni '90)
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Il forno delle ceramiche Berti con alcuni vasi pronti per la cottura. (anni '60)
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Decoratori e decoratrici a lavoro alle ceramiche Berti. (anni '60)
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Decoratrici a lavoro su vasi di ceramica. (anni 50)
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Gisella va a ritirare il primo premio a Lucca per il concorso dei bachi da seta, che allevava. (anni '40)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Fornace Nesti. Ezio Nesti e la moglie Dora lavorano l'argilla. (primi anni '90)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Fornace Nesti. Ezio Nesti e la moglie Dora con i manufatti da essiccare. (primi anni '90)
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Il Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. La pressa. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. La "grattona". (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. La segheria. (anni '50)
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Il mobilificio Baldocchi a San Giovanni alla Vena. (anni '50)
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Il navicello costruito da Franco Frassi, l'ultimo maestro d'ascia di Uliveto. (2000 ca.)
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Pittrici nella fabbrica di ceramica Bini & Carmignani di San Giovanni alla Vena. (anni '70)
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Il navicello costruito da Franco Frassi, l'ultimo maestro d'ascia di Uliveto. La barca era lunga 14 o 15 metri. Il piccolo cantiere si trova molto vicino al fiume e la barca, una volta ultimata, venne "calata" in Arno, passando fra le canne, sull'argine. Una volta sul fiume, navigò fino a Marina di Pisa, dove vennero ultimati gli ultimi lavori, impossibili da eseguire in cantiere. (2000 ca.)
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Franco Frassi, l'ultimo maestro d'ascia di Uliveto, costruisce un navicello. (2000 ca.)
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I falegnami Giovanni Novelli e Giuseppe Bracci nella loro bottega a Lugnano.
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Lavoratori italiani della Tobis Film (una casa cinematografica tedesca) fotografati a Berlino. Nel gruppo ci sono alcuni sangiovannesi: Ivan Lenzi, Vago Ciabatti, Averardo Bandecchi, Guido Lenzi. Gli altri del gruppo sono comunque dei paesi limitrofi (Cascina, Fornacette, S. Frediano). La mancanza di lavoro spinse molti falegnami della zona a spostarsi in Germania per essere impiegati nelle industrie locali. (29 settembre 1941)
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CIicca qua per l'intervista integrale a Claudio Morgantini
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CIicca qua per l'intervista integrale a Leonardo Batoni
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CIicca qua per l'intervista integrale a Roberto Ciabatti