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Lugnano

I falegnami Giovanni Novelli e Giuseppe Bracci nella loro bottega a Lugnano.
Franco Scaramelli al bar tabacchi "Bacchia" in piazza a Lugnano dove aiutava la moglie Carla Degl'innocenti. Nel 2020 è stato la prima vittima del Covid del comune di Vicopisano. (anni '90)
Coppia di giovani. Sullo sfondo le case di Lugnano. Non c'era ancora la strada nuova provinciale (anni '60)
Panorama di Lugnano. Si vede un grande pagliaio nell'aia di "Mulaino". (anni '60)
In sella all'asino sull'aia di "Mulaino". (anni '60)
Foto di gruppo con l'asino sull'aia di Ermolao Consani, sulla sinistra, detto "Mulaino". (anni '60)
Giulia Guidi "a servizio" dalla famiglia Modesti va a prendere l'acqua alla fonte "del Mori". (anni '40)
Giuseppe Borrini, contadino in fattoria di Noce, con il nipote Doriano. (1960)
La famiglia Retini al completo. (1953)
Incidente automobilistico. Il bambino a sinistra è Amos Morini. (1930 ca)
IMRA. Piero Montagni a lavoro. (anni '80)
Sull'aia Simoncini, attuale Casa Borrini. (anni '10)
Nonna Maria Cerri con le nipoti Vittoria e Iolanda a Noce. (1924 ca.)
Tassista occasionale. (anni '60)
Ritratto. (anni '40)
La trebbiatura sull'aia Simoncini, podere della famiglia Lami a Lugnano. (anni 20)
Scene di vita contadina a Lugnano. (anni 20)
Nara Nocchi (al centro) con le ragazze del corso di taglio di Mulina di Stazzema. (1956)
Lina Modesti con le figlie Anna e Bianca, e una amica, alla cava Modesti a Lugnano. La famiglia Modesti, fino agli anni '40, aveva una fabbrica di mattoni refrattari. (1938) Il terreno fu successivamente acquistato da Bisio Bisso per impiantarvi una distilleria, e poi dal nipote Natale Retali che all'inizio degli anni '50 sfruttò la cava per aprire una azienda di prodotti refrattari per acciaierie, la IMRA.
Scuola elementare. La classe di Dinora Trentotti con la maestra Vannuccini (fine anni '40) L'insegnante le suggerì di unirsi al coro della chiesa di Lugnano. Questa esperienza fu il primo approccio con il canto e l'inizio della sua carriera come cantante.
La piazza di Lugnano. Mentre un contadino attraversa la piazza sul carro, un venditore ambulante, con la "cassetta" al collo, vende la merce a una donna. (primi del '900)
La famiglia Simoncini davanti a casa, ora casa Borrini. (1907 ca)
Il ponte provvisorio sull'Arno, a Lugnano, durante la II guerra mondiale. (anni '40)
La piazza di Lugnano e il rio Mora, all'epoca scoperto nel tratto di via di Villa. (fine '800)
Festa alla Croce Rossa di Lugnano. (anni '50)
Il vetturino "Bulano". (primi del '900)
IMRA. Natale Retali, fondatore della IMRA, e poi proprietario insieme a Renzo Meoni, azienda produttrice di materiali refrattari, con operai e impiegati. (anni '70)
IMRA. Operaio addetto alla lavorazione artigianale di manufatti refrattari per le acciaierie. (anni '80)
IMRA. Veduta dell'ex edificio dell'azienda, con il piazzale e la casa padronale. (primi anni 2000)
IMRA. Reparto pezzi speciali per le acciaierie, di cui l'azienda era l'unica produttrice in Italia. (anni '80)
Sulla riva dell'Arno. (1914 ca)
Il gelataio Gagliano. (1950 ca)
Una bambina in via del poggio a Lugnano. (anni '60)
Contadini nei campi. (anni '40)
Il vescovo Ugo Camozzo a Lugnano. (1958)
Invitati a un matrimonio. (anni '60)
Ragazza in Vespa. (anni '50)
Ragazze e bambine a scuola di cucito dalle suore di Lugnano. (1952)
Uomini al bar in piazza a Lugnano. (anni '80)
Le ragazze del coro di Lugnano. (anni '60) Al pianoforte Mario Nocchi. In chiesa le donne dovevano coprirsi il capo.
Gli organizzatori della seconda edizione del concorso nazionale voci nuove "Il Pinone" a Lugnano. (1973)
Maura Nocchi e Manuela Pellegrini si esibiscono nella seconda edizione del concorso nazionale voci nuove "Il Pinone" a Lugnano. (1973)
Veduta di Lugnano. (anni '30) Si vede la Casa del Fascio con la "altana".
Veduta di Lugnano dall'argine dell'Arno. (anni '30)
Veduta di Lugnano. (anni '30) Il paese, gli orti coltivati e sullo sfondo il monte "Bianco" prima dell'insediamento delle cave.
Villa Giunti a Lugnano. (primi del '900) La villa fu in seguito donata all'Opera Cardinale Maffi per istituirvi la scuola dell'infanzia.
Villa Giunti a Lugnano. (primi del '900) La villa fu in seguito donata all'Opera Cardinale Maffi per istituirvi la scuola dell'infanzia.
Festa religiosa a Villa Grandiana a Lugnano. (1906)
Carnevale. (1977) Alla guida del carro della festa lugnanese c'è Giovanni Catarsi.
Un gruppo di volenterosi lugnanesi intenti a far pulizia alla chiesa di San Giorgio a Lugnano, prima dell'inizio dei lavori di restauro. (4 settembre 1983)
Il circo "Bidone" arriva al campo sportivo di Lugnano. (1985) Al confine del campo, e lungo la via provinciale, c'è la zona detta "i pezzi", poi bonificata per la costruzione di un complesso edilizio.
Clara Lazzerini con la figlia Rosita Morini e la nipote Leonella Morini di fronte al bar nella casa del fascio di Lugnano, in via di Villa. (1940)
Alessandro Genovesi il giorno della Cresima nella chiesa di Lugnano. (1967) Era usanza mettere sulla fronte del cresimando una fascia benedetta e unta con il crisma.
Scuola elementare. Gli alunni della classe prima nel cortile della scuola elementare di Lugnano e Cucigliana insieme alla maestra Maria Elena Gherardi. (1967)
Maria Ferretti, studentessa di Lugnano, premiata al concorso istituito dalla cooperativa di Uliveto Terme per la miglior pagella di quinta elementare. (1953)
Piazza Vittorio Veneto a Lugnano. (anni '50) Sulla sinistra la casa del parroco, con la bacheca dei film proiettati al cinema parrocchiale, e sulla destra il bar tabacchi "Bacchia". Non c'è la strada che conduce al ponte, non ancora costruito.
I coniugi Ida Palla e Otello Degl'Innocenti nell'area sotto la piazza di Lugnano, attualmente adibita a parcheggio. (fine anni '30) Otello morì il 10 agosto 1944, durante il bombardamento americano in località Le Grotte a Lugnano.
Carla Degl'innocenti al bancone del bar tabacchi di famiglia, da tutti chiamato "Bacchia". (anni '50)
Carla Degl'Innocenti e Gino Simoncini, detto "Bacchia" e proprietario del bar omonimo. (anni '70)
Dinora Trentotti (la prima a sinistra) con le amiche a un matrimonio a Lugnano. (1951 ca)
I genitori e i nonni di Dinora Trentotti a Lugnano. (1939)
Dinora Trentotti a Milano con il maestro Danzi. (1959) Dinora, dopo aver vinto numerosi concorsi di canto, diventa volto e voce di Carosello con il nome d'arte "Stella Atlantic", cambiato poi in "Stella Nori".